Turisti nel mondo reale. Come sta cambiando lo shopping natalizio
A poche settimane di distanza dal Natale, inizia la corsa ai regali. Come ogni anno, le strade dello shopping sono prese d’assalto. Tutti alla ricerca dell’idea giusta, originale, diversa ma spesso anche solita e tradizionale. Piccoli, grandi doni, culinari o culturali, preziosi o non. Operazione consumistica che vede l’incremento del fatturato in molti settori ma soprattutto il predominio nell’ultimo decennio dell’ e-commerce. L’abitudine di fare acquisti on line è cresciuta in modo esponenziale durante la pandemia, quando anche il meno avvezzo alla tecnologia, ha iniziato a sperimentare questo nuovo mondo, per poi apprezzarne i benefici.
Nel 2023 gli acquisti online in Italia superano i 54,2 miliardi di euro (+13% rispetto a un anno),e sono 80mila le imprese che utilizzano l’ecommerce come canale di vendita. Una fotografia chiara di come l’economia del nostro Paese stia cambiando e di come il consumatore stia evolvendo. Alla base di questa evoluzione una costante “sincronizzazione” tra sviluppo tecnologico ed esigenze socio-economico.
Da un lato, infatti, c’è una maggiore disponibilità di mezzi di accesso in rete ( smartphone, pc..ecc), dall’altro, una crescente dimestichezza nell’uso di conti on line che ha portato sicuramente ad incentivare l’e- commerce. Se prima infatti l’operazione sembrava complessa, ora anche i meno giovani sono diventati esperti. Con un solo click, acquisti ciò che desideri; lo ricevi a casa e lo cambi quando vuoi. Il risultato? Minimo sforzo: hai evitato il traffico, il parcheggio, la fila alla cassa, e hai soprattutto fatto ciò che stavi facendo senza cambiare i tuoi programmi. Aumentano gli affari per i grandi magazzini presenti on line, per le piattaforme market Place e per i social.
Va sicuramente meno bene a chi fa fatica ad accettare questa nuova veste del commercio, anche se la rotta sta cambiando quasi per tutti. Infatti ormai 53,6% delle imprese usa il proprio sito per vendere online, solo il 46,4% del totale è presente sui marketplace e, delle aziende che attualmente non utilizzano piattaforme di marketplace, il 9,1% pianifica di farlo in futuro.
Il marketplace insomma ha sicuramente apportato cambiamenti nell’assetment sociale ma di certo non si mostra più come una minaccia ma come un’opportunità di sviluppo per tutti. Anche i piccoli negozi, possono addirittura abbassare i propri costi avvalendosi della vendita on line. La convivenza del negozio fisico con quello virtuale diviene quindi quasi necessaria, così che anche il piccolo artigiano presente nelle bancarelle natalizie, può farsi conoscere e vendere i suoi prodotti in rete.Promozione, pubblicità, vendita in “one Place”.
E dunque le strade piene per lo shopping natalizio? Beh in una nuova chiave di lettura,si può probabilmente interpretare questa frenetica voglia di acquistare in the “Place” come una scelta di tornare alle tradizioni, di vivere l’atmosfera del Natale, con i suoi odori, colori, e suoni.
Insomma per le festività ci si coccola, e oltre al click ci si regala una passeggiata tra i negozi per il piacere di tornare “turisti” nel mondo reale.
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